La sua storia inizia in Francia intorno al 1887-18880 quando uno dei quotidiani dell’epoca organizzò una gara automobilistica che da Parigi per giungeva a Versailles. La cosa divertente è che ad iscriversi alla competizione fu una sola vettura! Allora gli organizzatori, per la seconda gara, offrirono una ricompensa in denaro al vincitore e Così gli iscritti arrivarono a 21 e la gara attirò molta attenzione, facendo emergere sin da subito il potenziale di questo tipo di eventi sportivi legati ai motori.
Queste gare dell’Ottocento furono fondamentali per la storia della Formula 1; già in occasione della Parigi-Rouen, furono inserite regole e parametri da rispettare di questo tipo di gare: la lunghezza del percorso, le caratteristiche e la velocità delle auto partecipanti e altri dettagli.
La formula A, antenata della Formula 1 nacque nel 1946, la prima categoria di vetture monoposto da competizione. Il termine “formula” indica, l’insieme di regole che furono definite e continuamente aggiornare, che riguardano sia le vetture che i piloti: si tratta delle indicazioni che ogni scuderia deve seguire per poter partecipare a ogni gara automobilista di Formula 1, come quelle specifiche riguardanti i motori.
La prima gara valida per il campionato vero e proprio fu il Gran Premio di Gran Bretagna, nel 1950. Il campionato prevedeva il titolo solo per i piloti. Il 1958 fu un’altra data importante nella storia della F1, perché venne introdotto anche il Campionato costruttori. Ecco che le scuderie esistenti iniziarono a fortificarsi e poi ne nacquero di nuove. Negli anni ’50 a dominare i primi Gran Premi furono le vetture italiane dell’Alfa Romeo! Dalla fine degli anni 50 iniziò poi il dominio anglosassone della F1.
Gli anni 70 furono importanti, perchè furono nuovi dispositivi per evitare danni ai piloti, come: tute ignifughe, cinture di sicurezza e casco integrale. Novità che salvarono la vita a Niki Lauda nel terribile incidente del 1976.
Negli anni 90 invece A dominare la scena nei primi anni del decennio furono la McLaren e la Williams; poi,a causa di due tragiche morti in pista nel 1994, quella del grande campione Ayrton Senna a San Marino, e quella del pilota Roland Ratzenberger durante le qualificazioni a Imola, i sistemi di sicurezza furono rivisti ed aumentati divenendo molto costosi per le scuderie.
I primi anni 2000 furono nettamente dominati dalla Ferrari che aveva alla guida il più grande campione della storia, Michael Schumacher. Negli ultimi anni, invece, a dominare la scena è la McLaren che, con Lewis Hamilton, ha conquistato diversi titoli consecutivi. Risale al 2014, invece, un nuovo cambiamento a livello tecnico, con l’arrivo degli innovativi motori V6 turbo-ibridi.
I piloti d’oro:
I costruttori d’oro:
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